Gaeta è da sempre considerata la perla del Tirreno capace di regalare a tutti i suoi visitatori un ricordo indelebile grazie alla ricchezza di monumenti, luoghi suggestivi e alla sua ottima cucina!!!
Continuate a leggere e vi sveleremo le cinque cose imperdibili da scoprire una volta arrivati in città!
Pronti? Bene…immergiamoci in questo luogo fantastico e buona vacanza!
Santuario della Montagna Spaccata
Costruito nel 930 d.C. dai monaci benedettini sui resti della villa di Lucio Munazio Planco del I secolo a.C.
Immancabile una breve sosta sulle terrazze del santuario da cui si riesce, tra le tante cose, a godere del panorama affacciato sulla splendida Spiaggia di Serapo.
La leggenda narra che la montagna si sia spaccata alla morte di Gesù, creando le tre famose fenditure nella roccia.
La storia ha dunque reso il sito di grande importanza religiosa e al contempo ambita meta turistica per la sua rinomata bellezza.
Dal Santuario prende vita il sentiero che attraversa il Parco Regionale di Monte Orlando che culmina con il Mausoleo di Lucio Munazio Planco.
La Cappelletta d’Oro
Nascosta all’interno dell’edificio dell’Istituto dell’Annunziata si trova questa splendida cappelletta con il soffitto a cassettoni dorato del XIV secolo. Chiunque entri al suo interno, attraverso la Chiesa dell’Annunziata o dal grazioso chiostro, rimane meravigliato dalla sua bellezza.
La Cappelletta d’Oro è ricordata soprattutto perché il Papa Pio IX pregando al suo interno e guardando l’opera dell’Immacolata sull’altare, concepì il dogma dedicato all’Immacolata Concezione.
Mirabili le opere di Giovan Filippo Criscuolo e di Scipione Pulzone.
Il Castello Angioino
Famoso per essere stata la sede del carcere militare più temuto d’Italia dal 1911 al 1990.
Ancora si sente l’eco della minaccia più terribile: ”Ti mando a Gaeta!” che spesso veniva adoperata come monito per far rigare dritti i soldati durante il servizio di leva.
Oltre ad aver ospitato soprattutto obiettori di coscienza e Testimoni di Geova, questo carcere nel secondo dopoguerra è stata la prigione di due nazisti, Reder e Kappler, condannati il primo per la strage di Marzabotto e il secondo per quella delle Fosse Ardeatine.
Visita del Parco di Monte Orlando
Al suo interno potrete rigenerare mente e corpo respirando a pieni polmoni aria salubre. Il parco si estende per un’area di 53 ettari di terreno dove a farla da padrone troverete boschi rigogliosi, fiori, arbusti e una ricca fauna tra cui anche animali appartenenti a specie protette come il Falco Pellegrino.
Numerosi sono i sentieri che attraversano il parco, dai più semplici per chi desidera una passeggiata poco impegnativa, ai più impegnativi fuori pista dedicati agli amanti del trekking leggero.
Il parco è infatti ricco di terrazze naturali da cui è possibile contemplare panorami mozzafiato magari al tramonto in compagnia della propria dolce metà! Consigliatissima anche la visita alle prime ore del mattino, subito poco dopo l’alba, in modo da poter apprezzare in totale tranquillità la natura in tutto il suo splendore.
Immancabile infine la visita al Mausoleo di Lucio Munazio Planco sulla cima del promontorio; uno dei più imponenti mausolei romani miracolosamente rimasto ancora intatto con il trascorrere dei secoli.
La costruzione è alta 9 metri e presenta una circonferenza di circa 88 metri; la forma è perfettamente circolare con copertura a tumulo. Varie sono le opinioni a riguardo dell’uso a cui il mausoleo fu destinato ma è praticamente certo che si trattasse di un sepolcro, sia perché simile a quello di Cecilia Metella fuori Roma, sia perché esistono i resti di quella che fu la sua maestosa villa.
Le 100 chiese
Gaeta è una cittadina ricca di edifici religiosi, caratteristica questa che le ha fatto acquisire il nomigliolo di “città dalle 100 Chiese” anche se, in realtà, se ne contano meno di 60, includendo anche quelle sconsacrate e quelle scomparse.
Vi citiamo di seguito solo le più importanti ed interessanti come quella dell’Annunziata con la Cappelletta d’Oro; il Duomo, dedicato a Sant’Erasmo e San Marciano; l’imponente e panoramica Chiesa di San Francesco e la piccola e interessante Chiesa di Santa Lucia con due portali di entrata, uno romanico e l’altro gotico. Seguono nella parte alta del cuore del centro storico la Chiesa di San Domenico in stile gotico; la Chiesetta del Rosario del XII secolo e la Chiesa di San Giovanni a Mare con il suo campanile in stile arabo, molto venerata dai cittadini di Gaeta.
Una passeggiata in Via Indipendenza
Questa passeggiata è d’obbligo se si desidera conoscere veramente la nostra cittadina in tutte le sue sfaccettature. Si trova nella parte nuova di Gaeta, che fino al 1927 costituiva un comune autonomo con il nome di “Elena”, in onore della moglie del re Vittorio Emanuele III.
Questo quartiere nasce dall’esigenza che i pescatori e contadini del tempo avevano di tornare in tempo a casa propria a fine lavoro prima della chiusura delle porte della città.
La caratteristica principale di questa via è che le sue case, nate senza alcun progetto di base, si presentano una di fianco all’altra, quasi a formare un unico edificio. Inoltre, sviluppandosi in altezza, è una caratteristica comune che ogni piano degli edifici abbia solo una stanza, particolarità questa che rende le variopinte abitazioni alte e piene di scale.
Molte di queste case hanno il piano rialzato in modo da creare all’entrata un unico vano che occorreva ai pescatori, lato mare, come rimessa per la barca e ai contadini, lato monte, per l’asino o il cavallo.
Questa stradina ricca di vita è attraversata da negozietti, mercatini, balconi pieni di fiori, piante e cittadini che ogni giorno qui si recano a fare le spesa nelle botteghe più rinomate.
Non mancate di fare shopping tra forni, piccole boutique, negozietti di souvenir e mercatini di frutta e verdura; quale occasione migliore per assaggiare e magari comprare anche le famose “olive di Gaeta“!
Vi lasciamo adesso allo splendido video realizzato da VisitLazio.com; un tour di circa due minuti alla scoperta di alcuni degli scorci più belli della nostra magnifica Gaeta. Buona visione!